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Fede, speranza, carità. Questi doni sono stati fondamentali per mantenere stretta la mano di Gesù, Il Quale, in questi due anni faticosi, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, ci ha finalmente permesso di fare una vacanza fraterna: il ritiro in montagna del gruppo giovani. È stata un’esperienza di sei giorni, immersa nelle Dolomiti bellunesi, dove siamo stati accolti dalla casa vacanze “La Gregoriana”.
Riscaldati dalle prime luci del mattino, ci recavamo nella chiesetta per lodare e ringraziare Gesù della notte trascorsa serenamente. Riempiti di gioia e di energia dalla Sua carezza ricevuta nella lode, partivamo alla ricerca di panorami e paesaggi mozza fiato, passando dalle maestose Tre Cime di Lavaredo al vertiginoso e ripido Passo delle Tre Croci. Paesaggi che fanno coppia perfetta con la compagnia di un bellissimo gruppo. Vertigini, sudore, paura: cosa possono essere di fronte ad un fratello che ti porge la mano per allietare il cammino? C’era chi portava uno zaino in più, chi si caricava sulle spalle il peso del compagno stanco, e chi cantava per distrarre la fatica: insomma, si sentiva il profumo di unione e fraternità.
Non sono mancati scherzi e litigate, però si sa che quando al centro di un’amicizia, si mette al primo posto Gesù, essa non può mai essere abbattuta, neanche dalla schiuma da barba, messa dalle ragazze, nei letti dei maschi...
La Sua Presenza toccava anche le cime più alte e deserte, da cui si poteva ammirare un panorama incantevole, dono con cui nostro Signore ci ricorda che siamo piccoli e miseri in confronto alla bellezza e grandezza del creato. Nonostante la nostra fragilità e piccolezza, ha messo tutte queste meraviglie nelle nostre mani, facendo traboccare il nostro cuore di gratitudine. Tutto ciò è stato stupendo, ma nostro Signore ci ha dato la possibilità di essere ancora più felici, partecipando ogni giorno all’Eucarestia. Le bellissime omelie del Don trovavano il culmine della bellezza, nell’accogliere Gesù dentro il nostro tempio. Che bellezza la Comunione, nostro Signore, con umiltà e amore, entra nelle nostre fragilità e debolezze e le lava con la sua presenza, dandoci un cuore nuovo e tenero. Una dolce carezza alla nostra piccola anima, che non può stare ferma dinanzi a un così vero e grande atto di amore, ma che può solo inginocchiarsi e tra le lacrime rendere grazie e lodare il suo Unico Dio, Che in un tenero abbraccio ci riscalda. È un calore che non può rimanere solo in noi, infatti, usciti dalla chiesetta, traboccavamo della Sua Presenza, facendoci suoi veri strumenti di gloria e di lode.
Il ritiro è finito da pochi giorni, e con l’aiuto di Gesù, stiamo portando a valle, tutto quello che ci ha insegnato insieme a Nostra Madre Maria.
ChiedamoGli perseveranza e una fede sempre più forte, perché niente possiamo fare senza di Lui: “Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in Me." Lode gloria e onore a Te, Signore Gesù.